Questa raccolta di testi è frutto di un lavoro collettivo partito con la call “Bestiario dei luoghi comuni” per la produzione del calendario Picabù 2021. Terminato il lavoro sul calendario, l’intensità delle immagini pervenute ci ha spinto a chiedere ad autrici e autori di produrre dei testi ispirati al bestiario, così da amplificare ulteriormente il patrimonio immaginifico di bizzarre bestie insidiose che non volevamo rimanessero nei nostri hard disk. Ora, quindi, è il turno di questo libro. Ma dato che le forme di narrazione sono tante e le bestie irrequiete, altri processi di rappresentazione saranno necessari.
“Non accontentatevi di cercare il disegno che più vi ispira o il testo “più riuscito”. Non si tratta, banalmente, di “fare arte” o, peggio, farci la morale. Ciò che conta, qui, è l’intenzione, lo spirito, e anche il metodo di lavoro. È il gusto di creare una comunità fatta di persone che non hanno nessuna intenzione di assistere, impotenti, allo scempio della logica e della verità, alla volgarità feroce del discorso pubblico, alla prepotenza di quelli che per avere un’identità hanno bisogno di distruggere quella degli altri, utilizzando la vecchia retorica del nemico.”
Dalla prefazione di Fabrizio Tassi